Aggiornamento breve – parte 2

Vediamo quindi il nostro ‘motore’ algoritmico per l’Asset Allocation, motore in fase di prototipo e che qui usiamo solo come indicatore per confronti .set 1

 

aggiornato a ieri sera, si vede la forza estrema dell’oro con il picco di lunedì, la forza moderata dei bond con in testa i Tbond americani (in blu), e seguire i Bund (in verde) e ultimi i nostri BTP(tratteggiati in nero);  e la debolezza degli azionari , con il nostro indice (puntini arancio) purtroppo il peggiore per i motivi già analizzati negli altri articoli. Da notare la ripresa del mercato americano ma soprattutto la relativa forza degli Emergenti (linea continua rossa) , che se in passato erano stati volatili quanto la borsa italiana, ora sembrano meno colpiti dai recenti crolli e già vicini al recupero

 

set 2

 

Se allunghiamo il periodo di analisi allinizio dell’anno, vediamo bene come la volatilità del mercato azionario americano (arancio, con pallini) sia sempre stata inferiore a quella degli altri, mentre la linea rossa degli emerging sia la più volatile sempre con l’eccezione di Milano. Occorre tener conto della diversa composizione degli indici, più finanziario quello italiano e quindi più esposto alle oscillazioni dei mercati: ma appunto nell’asset allocation quello che interessa sono le correlazioni e la volatilità  . Chiudiamo questo breve aggiornamento notando che il massimo punto di oscillazione di Piazza Affari lunedì sia circa uguale alla massima oscillazione negativa dello scorso febbraio, punto da cui eventi esterni al mercato hanno permesso un buon recupero dei prezzi .

 

 

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