In queste ultime settimane i temi del mercato si sono confermati ma i dati macro hanno almeno parzialmente rimescolato le carte.
Gli asset cinesi hanno preso a seguire quelli internazionali grazie ai dati macro migliori delle aspettative e nonostante le IPO che tendono a drenare liquidità.
Invece le criptocurrency hanno stornato come sospettavamo ma la causa della correzione è attualmente interna (la possibilità di uno split del bitcoin) per cui possibile ancora una gamba rialzista prima di un eventuale sell off più deciso e correlato alla mancanza di liquidità.
Ma i rischi evidenziati nel recente passato restano e per questo la prudenza rialzista deve essere sempre alta.
La correlazione tra l’andamento della volatilità, quella dei mercati obbligazionari e quelli azionari sebbene vari in base alle notizie macro, è strutturale nel medio lungo periodo, e cambiamenti radicali dell’andamento dei mercati si avranno quando uno questi fattori mostrerà una maggiore incertezza che potrà essere causato da uno degli indicatori di cui abbiamo parlato nei precedenti articoli (andamento asset cinesi, criptocurrency, posizioni ribassiste sulla volatilità ed andamento della stessa ed eccessi sui fondamentali complessivi).
Prima ogni reazione anticipata sarebbe un errore.
Siamo in uno dei rally più potenti della storia costruiti sulla liquidità fornita ai mercati da parte delle banche centrali che sono riluttanti a toglierla ma hanno anche paura di una prossima epocale bolla che esploda seminando un panico incontrollabile.
La bolla finanziaria su molti asset e soprattutto su quelli più diffusi è evidente dalle valutazioni nonostante i tentativi di mostrare il contrario.
Dal punto di vista sociale una bolla finanziaria chiede ancora più polarizzazione della situazione economica individuale e nel lungo periodo anche questo può portare a fenomeni negativi per la crescita economica.
Lo strapotere delle corporate globali è ai massimi ma anche questo è a rischio rovesciamento.
Per tutti questi motivi siamo positivi sui mercati ma pronti a liquidare totalmente i portafogli nel caso questi fenomeni si amplifichino.