Aggiornamento 29 novembre

Dopo la scossa delle elezioni americane, i mercati attendono spunti dalle banche centrali e restano in attesa sulle incertezze politiche. In USA le banche e gli industrials restano  sul livello del rally elettorale, e gli altri settori li stanno raggiungendo con l’effetto globale di alzare lo SP500: ma con calma e senza eccessi ( la pausa di ieri è certamente salutare dato che avviene proprio dai massimi) e beneficiando dei flussi in entrata dal resto del mondo.

agg-29112016

E i temi di investimento si sono proprio ristretti alle azioni americane, che appunto beneficiano di fondamentali abbastanza buoni e stabilità politica unita a possibili manovre espansive. Interessante e da monitorare la posizione dei Bric, dopo l’eccesso di pessimismo per i timori forse esagerati di una svolta protezionistica, e del petrolio, che sta stazionando su una base poco lontana dal minimo del canale di cui vi abbiamo già detto e da cui potrebbe rimbalzare anche se per ora non dà segni di ripresa . Oro in calo, a misurare la relativa tranquillità degli operatori, e titoli di stato ancora deboli, quelli americani per il rialzo possibile dei tassi e quelli europei per i timori politici a cui si aggiunge una certa stampa sensazionalistica a eccitare gli animi specie sull’Italia. Interessante la nomina Fillon, certamente liberale ma non del tutto allineato con la Germania, e la ricandidatura Merkel, che con i sondaggi attuali rende un rinnovo della Groose Koalizion il prossimo anno. Aggiungiamo una nota sul rame, che si mantiene ben comprato e che sta muovendo tutto il comparto dei metalli, e che andrà seguito con maggiore attenzione.

Lascia un commento