Aggiornamento 6 dicembre

Il mercato non sta ancora esprimendo temi convincenti su trend stabili, riproponendo le situazioni della scorsa settimana sui temi principaliagg-20161207.

Il referendum italiano non ha creato particolari tensioni sui mercati, come avevamo già indicato, in parte iper il contenuto istituzionale e in parte perché il risultato della votazione è stato in linea con le previsioni: lo spread BTP BUND è salito a 187 ma ora già ripiega a 165, livello della Brexit. Eurodollaro nella parte bassa del range, anche qui in attesa della FED . Bancari europei in ripreasa dai minimi delle scorse settimane ma senza slancio, e bancari italiani ancora penalizzati dalle turbolenze del nsotro sistema economico-istituzionale. Dal grafico si vede bene come i movimenti più interessanti siano stati sul petrolio, appunto da noi indicato come troppo compresso e che ora tocca il limite superiore del suo trading range, e soprattutto sul rame, il cui grafico della forza è quasi fuori scala e sveta su tutti gli altri . I Bric che sono stati ottimo investimento, ora restano stazionari, e l’Oro è ancora debole, indicando la tranquillità di un periodo risk-off la cui quiete è sottolineata dallo SP500 che, pur in fase positiva, si muove pigramente intorno ai massimi. Generalmente deboli, ma senza eccessi, gli obbligazionari statali.

In cantiere abbiamo qualche articolo su portafogli e sulla correlazione tra le asset class come protezione, oltre a un dettaglio sulla ‘permanenza’ come criterio di validazione di un sistema, test di robustezza

a presto!

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