Il tocco magico

Repeat after me: the answer to any question in economics is, it depends.

Dani Rodrik

Naturalmente la cosa vale anche se non di più sui  mercati finanziari.

Abbiamo visto la prima violenta correzione delle criptocurrencies da diversi mesi a questa parte e nonostante una correzione del 40% non sappiamo dire a che punto è il trend del mercato perché la crescita è stata talmente veloce che nonostante questa discesa dal punto di vista tecnico il bitcoin resta ancora in un canale rialzista.

Questo grafico di Carolan spiega più di mille nostre parole il senso di quanto diciamo ed il livello speculativo a cui le criptocurrencies sono soggette.

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In realtà a nostro avviso il potenziale per un ulteriore spinta al rialzo c’è ancora visto che comunque gli altri indicatori di liquidità mostrano che questa sta ancora premiando gli asset di rischio con una compressione della liquidità che collpisce non solo i mercati azionari più importanti ma anche quelli secondari e delle small cap.

La decisione della FED della prossima settimana è attesa con un nulla di fatto, se questo non avvenisse i  movimenti sui mercati sarebbero molto più significativi.

Questa settimana i mercati azionari hanno raggiunto nuovi massimi a spese dei mercati obbligazionari governativi che hanno invece visto i rendimenti rialzarsi e quindi i prezzi scendere.

Questo fenomeno si è verificato con un rialzo complessivo dell’inflazione come avevamo correttamente indicato nell’ultimo articolo e come capita molto spesso nei nostri commenti.DJ1qkWfW0AEXF2h

Da notare che tempeste naturali e tempeste geopolitiche sono solo servite al momento a ricostruire posizioni rialziste nel pieno rispetto delle strategie attualmente in essere sui mercati.

Qualche lettore ci domanda quando finirà questo infinito trend rialzista rotazionale.

Purtroppo non abbiamo la sfera di cristallo ma quello che sappiamo è che la riduzione di liquidità in un sistema altamente finanziarizzato per quanto venga ingegnerizzato per evitarne gli effetti più deleteri potrà causare della distruzione di liquidità che potrà amplificare gli effetti restrittivi.

Questo a nostro avviso prima del 2018 sarà difficile che si realizzi vista la prudenza monetaria di tutte le banche centrali che le vede impegnate a non farsi trovare con il cerino acceso in mano.

Il nostro indicatore proprietario a cui stiamo lavorando tiene conto anche di questi fattori ed attualmente segna sereno pieno.

Probabilmente prossimo mese qualche leggera nuvola si potrebbe verificare ma salvo banche centrali più aggressive, al momento il gioco monetario riesce a sostenere la crescita del debito che a sua volta riesce a dar sostegno all’economia reale.

Ma è evidente la presenza di molte bolle ed una di queste sarà quella che potrà dare il la ad un calo di fiducia sistemica e quindi alla prossima seria correzione dei mercati.

Diciamo 2018 inoltre, perché riteniamo la correzione del 2015/2016 come un autentico bear market in uno scenario di liquidità per cui solitamente un bull market standard dura circa 2 anni e il grafico sincero dell’ MSCI Word sembra confermare.

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Infine un ultimo sguardo alle elezioni tedesche che chiudono un anno di tornate elettorali molto importanti per l’area euro che hanno visto un ridimensionamento complessivo dei partiti euroscettici anche per il momentaneo allontanarsi della paura di un crack sistemico dell’area.

In questo momento sembra che la Merkel sia pronta per la rielezione ma anche questa volta sarà molto probabilmente necessaria una coalizione per sostenerla nel pieno pragmatismo di una politica teutonica che ha alle spalle un sistema economico che al momento la protegge dalle turbolenze che si vedono nel resto dei paesi avanzati.

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