Portafogli di Febbraio: ancora avanti

Il mese di gennaio è stato positivo per i mercati, ancora sostenuti dalla liquidità immessa dalla Banche Centrali e da dati macro abbastanza positivi. A rimescolare le carte ora è la politica USA, che dopo mesi di stasi ha dato inizio ad una riforma fiscale che favorisce le imprese più che i cittadini, ma che proprio per questo è stata accolta da Wall Street con molto entusiasmo. Permangono le riflessioni degli operatori sui rialzi dei tassi, soprattutto in USA (e proprio ora Yellen nella sua ultima riunione ha lasciato i tassi invariati, anche se sono previsti rialzi nei prossimi mesi). Tutto sembra favorire la situazione attuale, anche se i mercati hanno reagito con nervosismo al discorso sullo stato dell’Unione, nervosismo quasi atteso dopo i continui record delle scorse settimane. una pausa, non si può nemmeno parlare ancora di correzione, anche se nelle prossime ore inizieranno riflessioni più profonde sulle parole delle dalla FED.

I nostri benchmark restano nelle scelte fatte lo scorso mese, scelte che sono state molto positive nonostante la giornata di ieri.

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il benchmark ACDM, con le sue scelte prudenti e equipesate, metà sull’obbligazionario, ottiene un discreto risultato legato però soprattutto al EMKT.MI , AZIONARIO  EMERGING MARKETS, e in parte minore al mercato azionario americano: conferma le scelte di gennaio per il mese di febbraio.

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e il DMA7 più aggressivo, si è avvantaggiato del momento positivo: anche qui la componente di maggior profitto è lo EMKT.MI, e siccome ha un peso maggiore il portafoglio ha un utile molto alto, il +3,2% che rappresenta un teorico +20,3% annuo . E’ logico immaginare un momento di riflessione per smaltire questi eccessi: il problema se mai è come affrontarlo. E su questo pensiamo di potervi offrire qualche riflessione nei prossimi giorni.

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